Alberto Urban ha parlato ai microfoni de Il Calcio Calabrese. Ecco le parole dell'ex giocatore del Cosenza.
Su Ursino e Delvecchio: "Sono scelte per tentare di fare molto bene. Al momento il mercato è molto fermo in generale, anche a causa degli Europei. Catanzaro e Cosenza non hanno ancora l'allenatore, come anche tante altre squadre, come ad esempio il Pisa, stanno ancora cercando i tecnici. Bisogna fare in fretta, perché poi c'è una campagna acquisti da fare e c'è bisogno di lavorare molto per creare una squadra importante per il prossimo campionato".
Sui profili per il nuovo tecnico del Cosenza: "Non è facile stabilire il tipo di allenatore, quando si cambia sia l'allenatore sia il ds cambiano molte cose. È arrivato Ursino che ha lavorato molto bene in A e in B e conosce molto bene l'ambiente avendo lavorato in Calabria. Il profilo del nuovo tecnico lo deciderà Ursino vedendo i giocatori a disposizione, altri giocatori saranno scelti col nuovo tecnico. I tempi ora stringono, bisogna chiudere subito il discorso dei tecnici per iniziare il lavoro: la B è un campionato difficile e importante, dove prima ci siorganizza meglio è".
Sulle parole di Giuffredi relative a Tutino: "La sua è un'uscita infelice. Il Cosenza ha esercitato il suo diritto di opzione per il riscatto. Ero certo del riscatto perché l'interesse della città e del Cosenza è di tenere questo ragazzo che l'anno scorso ha fatto cose straordinarie. Dicono che il procuratore forse si è arrabbiato perché non sapeva che si sarebbe stato riscattato, ma era risaputo e poi il Cosenza mica doveva andare dal procuratore ad annunciarli il riscatto: ha deciso di riscattarlo perché ha interesse a tenerlo a Cosenza. Ora bisogna vedere Tutino cosa dice, è sempre in tempo per smentire o confermare quello che ha detto il suo procuratore, visto che spesso ha speso parole sulla città e sui tifosi mi aspetto due parole: i tifosi hanno diritto di sapere, considerato quanto hanno dato a Tutino, e viceversa. Spero possa uscire allo scoperto e dare il suo parere su cosa vuole fare. Quello che conta è ciò che dice lui, non il procuratore, sempre che quest'ultimo non voglia fare una guerra personale. L'unica cosa certa è che deve parlare Tutino e chiarire un po' tutto. Giuffredi deve ringraziare anche lui il Cosenza che accettò che Tutino tornasse e si rimettesse in corsa dopo anni non buoni per lui, poi quest'anno ha trovato l'equilibrio giusto fra forza fisica e psicologica e ha ottenuto il massimo. Va bene tutelare il proprio assistito, ma c'è modo e modo. La frattura si può ricucire. Se Tutino ha avuto tutti questi elogi ed è stato amato, lo hanno portato in comune, ha avuto attestati di stima da tutti, non può andar gia in questo modo. Non darei per scontato che alla fine Tutino andrà via, forse perché sono sentimentale e vecchio stampo, vorrei che a volte i giocatori la pensassero allo stesso modo. Oggi sono cambiate anche le maglie, prima si vestiva la maglia della società, oggi è il calciatore che porta la maglia nello spogliatoio per giocare".
Sul tipo di aspettative per il Cosenza della prossima stagione: "Difficle dirlo. Vorrei aspettare l'allenatore e le parole di Tutino. L'anno scorso, quando prese Caserta, dissi subito che il Cosenza avrebbe fatto un buonissimo campionato. Quando arriverà l'allenatore e parlerà Tutino capiremo cosa potrà fare il Cosenza il prossimo anno.

Sull'addio al Catanzaro di Vivarini: "Non me lo aspettavo. Era in punto di partenza importantissimo per questa stagione, stavano costruendo molto bene. È una perdita importante: può arrivare un allenatore migliore, ma con Vivarini erano state messe le basi per costruire qualcosa di bello. Il Catanzaro dovrà lavorare per riparare questa partenza".

Sezione: Primo piano / Data: Mer 19 giugno 2024 alle 22:28
Autore: Adelmo Maria Pagliuca / Twitter: @adelmopagliuca
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