Il Mirassol Futebol Clube, squadra brasiliana, ha scritto una pagina storica negli ultimi giorni, conquistando per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie A, grazie alla vittoria per 1-0 contro la Chapecoense nell'ultima giornata di campionato.

Ma cosa c'entra tutto questo con la Reggina? La risposta è semplice: dietro il successo del Mirassol c'è una persona che a Reggio Calabria non è certo dimenticata, un certo Santos Mozart, ex centrocampista amaranto che ha lasciato un segno indelebile nella storia del club.

Arrivato in Italia dopo aver indossato le maglie di Coritiba e Flamengo, Mozart ha vissuto la sua prima stagione europea proprio con la Reggina. Nella sua prima annata in Serie A, collezionò 12 presenze, ma purtroppo anche la retrocessione in cadetteria. Fu nella stagione successiva in Serie B, però, che il brasiliano si consacrò come punto fermo della squadra allenata da mister Franco Colomba, segnando 2 gol e contribuendo in modo determinante alla promozione in Serie A dopo solo un anno di assenza. Nelle successive tre stagioni a Reggio Calabria, divenne uno dei pilastri della squadra, accumulando oltre 80 presenze e ottenendo anche il ruolo di capitano.

Nel 2014, dopo aver lasciato il campo, il destino lo riportò in amaranto, ma in un nuovo ruolo: quello di collaboratore tecnico al fianco dell'allenatore Ciccio Cozza. Tuttavia, la sua esperienza a Reggio Calabria durò solo una stagione, ma il legame con la città e i tifosi rimase indelebile.

Nei mesi recenti, Santos Mozart ha espresso il desiderio (ai microfoni di CalcioTime) di tornare a Reggio Calabria, magari per allenare la Reggina, e i tifosi amaranto, con la stessa nostalgia che provano ogni volta che sentono il suo nome, non potrebbero che accoglierlo a braccia aperte.

Santos Mozart è uno di quei giocatori che resteranno per sempre nel cuore dei tifosi della Reggina, e la sua storia, ora anche da allenatore, dimostra quanto il legame tra lui e la città sia profondo. La sua carriera, sia da calciatore che da tecnico, continuerà a far parlare di sé, ma per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare con la maglia amaranto, la nostalgia non mancherà mai.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 26 novembre 2024 alle 21:41
Autore: Rosario Cardile
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