L'ex Reggina Ivan Franceschini è intervenuto ai microfoni di Gs Channel, affrontando diversi argomenti:
Sul momento della Reggina: “Adesso stanno facendo bene, è un periodo in cui la squadra ci crede e sta bene fisicamente e mentalmente. Hanno sempre offerto prestazioni di livello, anche dal punto di vista fisico. Il passo falso del Siracusa sarà sicuramente un'ulteriore spinta per questo finale di stagione, anche se non sarà semplice, soprattutto perché sia il Siracusa che la Reggina non hanno un calendario impossibile. Però, magari incontrano delle squadre che lottano per salvarsi e, quando affronti questi ambienti un po' caldi, soprattutto fuori casa, non sarà facile. Tuttavia, già essere lì a lottare dopo la sconfitta con il Siracusa e avere ancora una speranza è comunque positivo”.
L'analisi del torneo: “Io penso che la Reggina sia di gran lunga la squadra più forte del campionato, come singoli. Già il fatto di mettere il Siracusa allo stesso livello della Reggina non mi trova d'accordo, ma parlo sin dall'inizio del campionato. Il Siracusa ha ottimi giocatori, ma credo che in questo campionato ci siano 4/5 squadre che avrebbero potuto combattere per le prime posizioni. Però per la prima posizione ce ne sono solo 3, perché la Vibonese gioca bene, ma ha una panchina un po' corta, non ha una rosa come quella della Reggina. La Reggina ha 19 over in squadra, il Siracusa 16. Stiamo parlando di due corazzate per la Serie D, perché c’è troppa differenza a livello di organico rispetto alle altre. Per le altre squadre, non ti puoi permettere di avere 5/6 giocatori infortunati. È normale che chi ha una rosa più lunga, più esperta e con giocatori più forti, alla lunga paga. Ogni partita ha una valenza importantissima. Il Siracusa ha perso con l'Acireale, ma rispetto alla Reggina ha meno qualità in tutti i reparti. La Reggina, con il singolo, ti può vincere la partita. È risaputo che ci sono dei campi dove è difficile giocare a pallone, come ad Acireale, dove il campo è brutto. Lì ci sta che il singolo ti faccia la giocata e ti faccia vincere la partita, indirizzandola verso un binario a te congeniale. Ho visto le immagini del Siracusa domenica, ed è una squadra che gioca a calcio, che cerca di arrivare al risultato tramite il gioco. A volte, però, lo esaspera tanto. Si è visto anche contro la Reggina, dove nei primi 10/15/20 minuti hanno rischiato anche di prendere il gol, perché cercavano sempre di non buttare mai via la palla. In alcuni campi, questa cosa non paga, perché devi avere giocatori che ti inventano la giocata, che ti fanno fare quello scatto che indirizza la partita. La Reggina ha fatto tre vittorie fondamentali, perché vincere a Ragusa, Acireale e Licata è stato determinante. Sia a Ragusa che ad Acireale, il campo è particolarmente brutto, con terreni in erba che non sono curati come quello del Granillo. È difficile giocare a calcio lì, sono tutte seconde palle, duelli, e la Reggina in questo è avvantaggiata, perché oltre ad avere esperienza, ha anche fisicità rispetto alle altre squadre”.
Sui giocatori amaranto: “La squadra è la somma di tante individualità forti. Barillà, Adejo e Ragusa hanno giocato in Serie A. Quando giochi in D, queste categorie esistono perché c’è una differenza di qualità, ed è normale che chi ha fatto certe categorie abbia la qualità. Ora, magari sono più grandi, è normale che a fine carriera non hai più la vitalità e la forza di quando avevi 20 anni. Non puoi pretendere che questi giocatori facciano 90 minuti a tutta, però tra esperienza, qualità, capacità di leggere il gioco e il momento, sapere quando rallentare e quando spingere, diventano ancora più forti. Quando ti trovi insieme, diventa ancora più facile, perché tante squadre, anche nello stesso girone, hanno altri giocatori che hanno giocato nei professionisti. La Reggina ne ha tanti e, quindi, anche la mentalità, il lavoro settimanale, la preparazione della partita, e essere sempre sul pezzo è fondamentale. Giocatori che hanno giocato a certi livelli ce l’hanno, perché l’hanno acquisito durante la loro carriera. È normale che in questo momento siano tutti focalizzati ad arrivare il più in alto possibile. Alcuni sono giovani e hanno di fronte una carriera più importante della Serie D. Possono giocare nei professionisti, ci sono degli under molto bravi. La Reggina, secondo me, ha gli under più forti del campionato, e questo è già un vantaggio. Cham, ad esempio, non c’entra niente con la Serie D, perché ha qualità sia tecniche che fisiche che fanno la differenza. È uno dei migliori, nonostante l’età. Ha anche una rimessa lunga che, in questi campi di D, dove trovi squadre chiuse e giochi male, è una grande arma. Essendo una squadra che per il 90% della partita gioca nella metà campo avversaria, le rimesse laterali e i calci d'angolo li avrai, e la Reggina ha grande fisicità rispetto alle altre. Uno che ti butta la palla tante volte durante la partita in area è un grande vantaggio”.
Sulla qualità della rosa: “Leggo spesso che alcuni tifosi vorrebbero una squadra che ammazza il campionato, ma cosa potrebbe esserci più di così? Se pensi che ultimamente sta andando in tribuna Urso, che ha vinto il campionato con la Cavese la scorsa annata, capisci che non è l'ultimo arrivato. Se facessero una squadra con i giocatori della Reggina che vanno in tribuna o in panchina, arriverebbero tra le prime 3/4 posizioni. È una rosa importante. 19 over. La difficoltà è gestirli. Quando hai tanti giocatori, la difficoltà è nella gestione. Questa squadra, in Serie D, è una squadra molto importante. In Serie C, ci sarebbero da fare delle valutazioni, perché tra C e D c'è un bello scalino”.
Sul Sambiase: “Ho visto la prima partita, quando ha vinto in casa con il Siracusa, e non mi sarei mai aspettato che riuscisse a tenere il passo delle prime. Rispetto alla Reggina, al Siracusa ed alla Scafatese, il Sambiase ha un organico più risicato. Ha trovato l'annata giusta per quei giocatori che giocano dalla metà campo in su, come Ferraro, che è veramente un ottimo attaccante. Sta facendo bene. Insieme a Mokulu, sono i due attaccanti con il rendimento migliore di questo campionato. Nonostante si parli sempre di Maggio, Sarao, Foggia, però poi quando vai sull’usato sicuro, devi anche tener conto dell’età dei giocatori che non sono più "pischelletti" e, quindi, potrebbero andare in difficoltà e avere un calo di rendimento, com’è normale. Ferraro è un giovane che ha l’energia del giovane, come Barranco, che secondo me è un ottimo attaccante. Il Sambiase, per lottare con le prime, doveva investire qualcosa a dicembre, perché poi, quando incontri quella partita dove non riesci a vincere tramite il gioco, o quando quelli che ti stanno facendo la differenza non riescono a farla, ci vuole qualcosa di diverso. Come rosa, non è all’altezza delle prime 3. È normale che abbia avuto questa piccola flessione, nonostante sia ancora lì, attaccato alle prime”.
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