Il tecnico della Reggina, Bruno Trocini, è intervenuto su GS Channel, dove ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Riguardo al mancato intervento dopo la gara contro il Licata: “Ho deciso di dare spazio alla squadra perché credo che fosse la cosa giusta da fare. È stata una settimana complicata, dopo una sconfitta così pesante non era facile reagire, ma i ragazzi sono stati straordinari. La mia intenzione era proprio quella di metterli al centro dell'attenzione, perché se lo meritano. Volevo che avessero un riconoscimento per la loro reazione”.

Sulla reazione di domenica scorsa: “Reagire non era affatto semplice, soprattutto in un campo storicamente difficile come quello di Licata, contro una squadra che ha bisogno di punti. Ma la reazione c'è stata, ed è stata immediata e rabbiosa. L'approccio è stato, a mio parere, ottimale. Merito di tutti, perché durante la settimana abbiamo lavorato duro e ci siamo stretti molto come gruppo. La società ci è stata vicino, abbiamo mangiato insieme, condividendo un momento negativo. In queste situazioni, le cose brutte possono sembrare meno pesanti quando affrontate insieme. Ci siamo uniti e ce l’abbiamo fatta”.

Su Marcel Perri ed Alessandro Provazza: “Per quanto riguarda i due giocatori, hanno sempre dimostrato le loro qualità, anche in passato. Sono giovani e lavorano seriamente. Rispetto alla scorsa stagione, c'è maggiore concorrenza nel reparto offensivo, quindi magari stanno trovando meno spazio, ma il futuro è dalla loro parte. Resto convinto che siano due giocatori molto importanti, lo hanno già dimostrato in passato, e lo continueranno a fare”.

Sulla squadra: “La squadra sta bene, fisicamente non ci sono problemi, anche se ci stiamo concentrando sul recupero di qualche infortunato. Lo staff sanitario sta facendo un grande lavoro in questo senso. Psicologicamente, siamo convalescenti, dopo una settimana dura. Temevo molto questa partita perché era difficile reagire subito. La cosa importante ora è dare continuità, affrontare ogni partita con la stessa determinazione, come ha detto il capitano (Barillà): dobbiamo cercare sempre di ottenere il massimo, poi vedremo”.

Risposta del mister alla domanda su cosa sarebbe cambiato se avesse avuto l'opportunità di guidare la squadra fin dall'inizio della stagione: “Avrei dato continuità al percorso iniziato l’anno scorso, nonostante le difficoltà. Avrei proseguito su quella strada, anche se, al momento, parlarne è un po' inutile. Tuttavia, sarebbe stato quello che avrei fatto”.

Sul secondo tempo del big match contro il Siracusa: “Il secondo tempo della partita mi ha sorpreso un po', perché nello spogliatoio avevamo deciso di non arretrare di un centimetro. In effetti, i primi minuti sono stati così, ma poi qualcosa è cambiato. Non siamo riusciti a fare pressione come avremmo voluto, e la forza del Siracusa è venuta fuori. Una serie di fattori ha contribuito a un secondo tempo diverso dal primo”.

Sul tifo reggino: “Ciò che mi ha sorpreso e dato tanta forza è che, nonostante le difficoltà, non ho incontrato un solo tifoso o simpatizzante di Reggio che non ci abbia detto “noi ci crediamo”. La città ci ha mostrato grande affetto, e questa responsabilità ci dà molta forza. Il dolore per la partita della settimana scorsa è stato grande, ma tutto questo ci ha motivato ancora di più, confermando che non è finita e che dobbiamo dare tutto fino all'ultimo secondo dell'ultima partita”.

Sulla vicenda Akragas​​​: “Cambia poco: dobbiamo cercare di vincere ogni partita. Certo, recuperare due punti sarebbe importante, ma ora dobbiamo concentrarci sull'Enna e sulla prossima partita. L'obiettivo è fare il massimo, sempre”.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 18 febbraio 2025 alle 14:47
Autore: Rosario Cardile
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