Ai nostri microfoni Domenico Maietta ex difensore del Crotone e di Verona, Bologna e Empoli in massima serie esprime un pensiero sull’andamento delle squadre calabresi.

Cosenza e Reggina sono impegnate in questo campionato cadetto che cosa pensi del loro andamento?

“Il Cosenza sta facendo grandi cose in questo momento per lottare di raggiungere la salvezza, proviene da dei risultati utili consecutivi, ci crede tantissimo ed è giusto così anche perché la piazza di Cosenza è importante e merita di rimanere in categoria e spero che lottando in questo modo e giocando anche bene raggiunga il proprio obbiettivo. Per quanto riguarda la Reggina, da simpatizzante, speravo in una promozione diretta anche perché aveva cominciato benissimo e stava facendo un campionato eccezionale. Si è arenata negli ultimi mesi ma spero che possa centrare i play off perché se li possono giocare. Dispiace perché poteva fare il salto di qualità che in questi due anni hanno provato a fare ma non ci sono riusciti.”

Un giudizio sul Catanzaro?

“Ha fatto una stagione straordinaria, in Europa delle squadre professioniste è tra le prime vincendo quasi tutte le partite, meritatissima la serie B, felicissimo perché una squadra come il Catanzaro si affaccia in un campionato importante come quello cadetto”

Crotone come si prepara ai play off?

“Il Crotone ha fatto un ottimo campionato ma ha trovato davanti un Catanzaro stratosferico, può giocarsi la promozione tramite i play off perché ha tutti i mezzi per aggiudicarsi l’obbiettivo di tornare in serie B. Conoscendo mister Zauli che è una persona eccezionale, avendolo avuto nella mia esperienza a Empoli, può dare una marcia in più all’ambiente e ai proprio calciatori."

Cosa auguri alle formazioni calabresi?

“Spero e mi auguro, da calabrese, che il prossimo anno possiamo vedere la Reggina nella massima serie e Cosenza, Catanzaro e Crotone in serie B. Le squadre calabresi stanno dimostrando che possono raggiungere i proprio obbiettivi”

Sezione: Primo piano / Data: Ven 07 aprile 2023 alle 18:27
Autore: Andrea Albarella
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