Le dichiarazioni di mister Pergolizzi alla vigilia della gara con l'Akragas, fanalino di coda e con la volontà di allungare la striscia di vittorie, consapevoli delle insidie insite nel match di domani. 

Domenica si affronta l’Akragas, che squadra è e che partita si aspetta?
"Veniamo da un periodo importante che ci sta dando una forte carica positiva. Andiamo ad affrontare una squadra assettata di punti, troveremo un ambiente caldo. Per noi è una partita importante, dobbiamo continuare nel nostro percorso, dobbiamo cercare di fare tanto e di andare a giocare la gara con umiltà, consapevoli della nostra forza, ma avendo il massimo rispetto dell’avversario". 

Considerato che tutta l’estate si è giocato con il 352 oppure col 4312 in qualche gara di campionato, moduli che presuppongono le due punte, il passaggio al 433 ha un pó sconfessato quello che è stato il lavoro estivo?
"Assolutamente no. Durante questi mesi ho sempre detto che comunque avrei anche ruotato sotto l’aspetto tattico, avendo dei ragazzi che hanno giocato a certi livelli, che hanno spirito di adattamento e sono bravi a valutare le varie situazioni, possiamo tranquillamente variare, non è il sistema di gioco che fa vincere partite, ma la squadra che comunque si mette a disposizione ed è brava nella lettura della singola partita".

Il rientro in gruppo di Rosseti si traduce anche in un tentativo di recuperarlo o se dovesse andare via Rajkovic sarà necessario intervenire?
"Rosseti è un giocatore della Reggina, io sono l’allenatore e devo cercare di valorizzarlo e di farlo rendere al massimo, di conseguenza anche lui valutato e potenziato. Se Rosseti dimostrerà di essere propositivo e fare bene, sarà una cosa positiva sia per lui che per noi.

Credo che per noi in questo momento è importante giocare, cercare di fare più punti possibili. Dobbiamo guardare ad oggi, non possiamo pensare a quello che è stato e a ciò che sarà, continuiamo a lavorare curando tutti gli aspetti con l’obiettivo di migliorarci e rendere al massimo".

Sezione: Serie D / Data: Sab 02 novembre 2024 alle 15:08
Autore: Antonio Spina
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