In esclusiva ai nostri microfoni, Michele Gelsi, ex capitano del Pescara degli anni novanta, il quale presenta la gara di sabato che vedrà gli abruzzesi ospitare la Reggina in un delicato scontro diretto per la salvezza. Nel corso dell’intervista, l’ex centrocampista ricorda le sfide da  giocatore con gli amaranto, soprattutto quella all’Adriatico nella stagione 98-99, decisiva per la promozione in A che vide la Reggina avere la meglio.

Ciao Michele, che partita sarà quella di sabato all’Adriatico tra Pescara e Reggina ?

“La posta in palio è davvero alta per entrambe, il Pescara non può sbagliare deve vincere ad ogni costo, purtroppo la classifica attuale lo impone. L’ultimo posto  è un po’ troppo severo per il Pescara, ma se si trova in fondo alla classifica qualche errore sarà stato commesso. La squadra si è rafforzata bene sul mercato, perciò bisogna iniziare a fare risultati anche giocando male “.

Che idea ti sei fatto di questa Reggina ?

“La Reggina ha alle spalle una società solida e forte economicamente, non è poco di questi tempi. Era partita con grandi aspettative pur essendo una neopromossa. Quando parti così devi vincere subito oppure fai fatica. Menez e Denis sono i giocatori con più esperienza, gli altri meno, quindi sarebbe stato meglio andare gradualmente. Credo però che gli amaranto possono uscire da questa classifica come anche mi auguro il Pescara “.

Questa classifica attuale non rende giustizia al blasone e alla storia di queste due squadre. Sei d’accordo ?

“Assolutamente ! Reggio e Pescara meritano altri palcoscenici. Sono due bellissime piazze che vivono di calcio, non meritano nessuna delle due di stare in Serie B, per giunta con questa classifica “.

Da giocatore hai affrontato diverse volte la Reggina da avversario. Qual è la gara che ti è rimasta più impressa ?

“Le sfide con la Reggina erano sempre entusiasmanti, ricordo che era dura venire a giocare al Granillo. Nell’arco della mia carriera ho dato qualche dispiacere alla Reggina, segnai complessivamente tre goal agli amaranto, ricordo uno su punizione a Reggio e uno all’Adriatico da fuori area che si insaccò all’incrocio. La gara che mi è rimasta più impressa è quella della stagione 98/99 all’Adriatico, sfida che valeva la promozione in A, dove sullo 0-0 sbagliai il rigore. A distanza di tanti anni ancora ci penso, brutto ricordo davvero. Se avessi segnato quel tiro dal dischetto sono certo che saremmo saliti noi in A, invece non andò così purtroppo “.

Un pronostico sulla gara di sabato ?

“Dico solo Forza Pescara (sorride) “

Sezione: Primo piano / Data: Gio 04 febbraio 2021 alle 14:47
Autore: Rocco Calandruccio
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