Una punizione di Gelli. è bastato questo per sprofondare improvvisamente nella disperazione più totale: il Catanzaro legittimamente ci aveva creduto, dopo una grande stagione e dopo un secondo posto che lasciava presagire a ben altro rispetto ad un anonimo doppio confronto contro l'Albinoleffe, che si è dimostrata grande contro una grande, spietata nel momento più inatteso.
Il Catanzaro è arrivato ai play-off senza dubbio sull'onda dell'entusiasmo, ma scarico fisicamente, incide il lungo periodo di inattività, e anche un reparto offensivo che non ha risposto prontamente nel momento del bisogno.

E' la terribile legge del calcio, ancor di più dei play-off, spettacolari per gli spettatori neutrali, un pò meno per quelli più accaniti. Il passo tra l'esaltazione e la disperazione è breve, ma il day after non dovrà far prevalere l'istinto, perchè nonostante l'uscita dai play-off, questa non può essere considerata una stagione negativa per i tifosi giallorossi. Il Catanzaro potrà imparare, e la speranza è che decida di non rivoluzionare ancora, forte della crescita esponenziale dell'organizzazione, a livello di comunicazione e marketing, e il grande gruppo che Calabro ha saputo amalgamare anche nei momenti più complicati, i direttori Foresti e Cerri che hanno saputo uscire anche da fulmini e tempeste non tralasciando nulla. Qualche errore c'è stato, in sede di mercato invernale, per il resto è stata un'annata di crescita. Imparare, crescere e proseguire sul percorso intrapreso, il progetto Catanzaro può e soprattutto deve andare avanti, sulla scia di quanto si è seminato in questa stagione...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 03 giugno 2021 alle 12:34
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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