Chi l'avrebbe mai immaginato di analizzare a marzo il difficile momento di una squadra che nel girone d'andata aveva fatto sognare i propri tifosi? Il calo certo che era prevedibile, ma non al punto di perdere la propria identità e e le proprie certezze. Obiettivo play off a rischio? La classifica parla chiaro, serve però in primis ritrovare il giusto spirito per tornare ad onorare una maglia che non è per tutti. Detto questo, nell'ambiente reggino si spera un giorno di poter tornare a parlare finalmente di calcio giocato e non di deferimenti, esclusioni o penalizzazioni. Il caso Reggina non ha precedenti, totalmente anomalo, dispiace da umile giornalista quale sono, vedere che parte della stampa ha preferito improvvisarsi mega esperta di diritto sportivo anziché limitarsi a raccontare i fatti reali, evitando magari figure barbine. Tra risultati deludenti e preoccupazioni per gli scenari futuri, oggi essere tifosi della Reggina è una gran faticaccia. Al momento non resta che attendere, per quanto sia snervante. La dirigenza in questo momento dovrebbe individuare al suo interno una figura adatta, utile a supportare Inzaghi e la squadra.

Una figura che personalmente non vedo dai tempi di Lillo Foti.A prescindere da come si concluderà questa stagione, voglio avere la certezza che presto si tornerà a pensare solo a questioni legate al terreno di gioco, con programmi e idee che in passato avevano contraddistinto il modello Reggina. Attendere e confidare nel lavoro di questa dirigenza che non può tradirsi da sola, soprattutto se si vuole riscattare un recente passato che ha ben poco a che vedere con la gloriosa storia della Reggio Calabria calcistica e sportiva. Lascio ad altri la mania di scoop e protagonismo, credo che mai come in questo momento i tifosi amaranto abbiano bisogno di chiarezza assoluta e grande rispetto da parte di tutti, dico proprio di tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 21 marzo 2023 alle 11:50
Autore: Rocco Calandruccio
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