Otto giornate di campionato, praticamente un quinto della stagione è trascorso ma di gioco degno di tale nome ancora non se ne vede.

La situazione in essere in casa Catanzaro comincia a preoccupare e i continui malumori della piazza ne sono una chiara testimonianza.

Per il momento la società ha deciso di continuare a riporre fiducia sull’operato di mister Caserta ma è normale che se non ci sarà una svolta nel breve termine una decisione da parte dei vertici del club giallorosso dovrà giocoforza essere presa.

Una fiducia a tempo quindi, condizionata cioè dall’esito della gara che il Catanzaro dovrà disputare a Bari alla ripresa del campionato nell’anticipo di venerdì 18.

Allenare in una piazza come Catanzaro si sa non è facile e non lo è ancor di più dopo i due anni e mezzo irripetibili sotto la guida tecnica di Vivarini.

Difficoltà che avrebbe avuto chiunque si fosse insediato in panchina raccogliendo un’eredità pesante come quella del tecnico abruzzese. Questo giustifica però solo in parte i problemi che sta attraversando la squadra.

Giunti a questo punto della stagione l’ambiente giallorosso inizia a spazientirsi nel riscontrare la mancanza di un’identità di gioco che mister Caserta non è riuscito ancora a dare alla squadra.

Non è un problema di organico che, per come affermato dagli addetti ai lavori, appare all’altezza di un campionato molto equilibrato nel quale tutti possono vincere o perdere con chiunque.

Dalle prime 8 giornate finora disputate appare evidente che c’è molta confusione tecnica e tattica per le scelte degli elementi da schierare e soprattutto per il fatto di non sfruttare appieno le caratteristiche dei giocatori a disposizione.

Il continuo cambio di formazione è la conferma dei tanti esperimenti messi in atto che non hanno però dato riscontri positivi.

In merito alle scelte degli elementi da schierare non si spiega perché i vari Turicchia (Nazionale under 21), Coulibaly, La Mantia e Seck - giusto per citarne alcuni – trovino poco spazio nonostante abbiano dimostrato nei pochi minuti in cui sono stati chiamati in causa di essere in buone condizioni e quindi in grado di dare il loro buon contributo alla squadra.

Ovviamente è l’allenatore che vede i ragazzi giornalmente e sa quali possono dare maggiori garanzie in termini di giusta mentalità e rendimento ma evidentemente, se la situazione è quella attuale, un po’ di confusione anche il buon Caserta sembra averla.

La società dal canto suo, nonostante tutto, invita alla calma la tifoseria e mai come in questo periodo è vicina alla squadra come confermato dalla presenza del presidente Noto alla ripresa degli allenamenti.

In questi giorni i vertici del club si sono più volte incontrati per fare le dovute valutazioni per proiettarsi, eventualmente, ad un futuro che potrebbe non vedere più Caserta alla guida tecnica.

Tutto dipenderà da cosa mister Caserta riuscirà ad ottenere in questa ultima settimana di lavoro che separa il Catanzaro dalla trasferta del “S. Nicola”

Sezione: Primo piano / Data: Ven 11 ottobre 2024 alle 11:56
Autore: Maurizio Martino
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