Il Modric della Serie B a detta di tutti, quello del Salento, per i tifosi del Lecce, ora dallo scorso anno il Catanzaro facendo subito la differenza, poi la rivoluzion estiva, Jacopo Petriccione, si è raccontato ai microfoni de Il Salotto Cadetto in sinergia anche con la nostra redazione: ''Per noi è un momento un pò particolare, veniamo da tanti pareggi, non riusciamo a trovare la vittoria però è sempre bello guardare il bicchiere mezzo pieno, stiamo dando continuità e in Serie B non è mai facile, è normale che quella vittoria ci darebbe quello slancio in più, cercheremo di ottenerla domenica da casa nostra''.

L'arrivo a Catanzaro: ''E' stato facile perchè l'anno scorso, dove c'era tanto entusiasmo da almeno un paio d'anni, sono arrivato a gennaio quando la squadra era già al quarto-quinto posto, è stato facile inserirmi in un gruppo di ragazzi straordinari, mi hanno accolto benissimo. Entrare poi in questo tipo di gioco che è diverso, ma che stiamo cercando di portare avanti con un nuovo allenatore, per me è stato molto più semplice, tutto questo mi ha permesso di esprimermi bene''.

Momento difensivo della squadra:''Quando si parla di difesa si parla di squadra, siamo partiti con un'idea di trovare una stabilità difensiva, che secondo noi era la cosa più importante, siamo riusciti a farla molto bene però peccavamo in fase offensiva, una volta che abbiamo trovato quello abbiamo cercato di giocare un pò più offensivi e forse questo ci ha portato a un leggero squilibrio, ora lavoriamo per trovare la giusta quadra''.

La rivoluzione estiva: ''E'fisiologico che quando si cambia tanto a livello di staff, di calciatori, è difficile, siamo numericamente parlando tanti. Vedere allenare tutti questi ragazzi è bello, invidio l'allenatore, è difficile provare ad accontentare tutti, fare le scelte, tutti competitivi, che si allenano al massimo, riuscire a fare gruppo come stiamo facendo noi non è facile. Voglio ringraziare tutti i ragazzi, non c'è stata mai una lamentela, un litigio''.

Un bilancio attuale della sua stagione: ''Sono molto autocritico con me stesso, si può fare di più. Mi piace essere decisivo, quest'anno sono ancora a zero assist, è normale che giocando davanti alla difesa è più difficile che giocare da mezz'ala, do sempre il cento per cento, non sono contentissimo, so che posso fare di più e ogni giorni sto cercando di migliorarmi''.

Poi aggiunge: ''Il fatto del gol lo sto cercando, mia figlia me lo chiede sempre e gli prometto di fare il massimo. Sono più felice di fare assist, l'importante che la squadra vinca. In carriera ho giocato in tutti i ruoli del centrocampo, in carriera ho fatto la mezzala, l'anno scorso a due, quest'anno davanti alla difesa, credo che in una squadra che prova a giocare a calcio posso sempre far bene, il play è un ruolo che mi piace''.

Differenze tra Vivarini e Caserta: ''L'anno scorso era un principio esasperato che non voleva mai palla in verticale, doveva essere tutto di squadra, spesso andavamo in otto o nove in avanti per cercare di costruire. Quest'anno con mister Caserta ha un idea diversa, vorrebbe più calcio verticale, più fluidità sugli esterni, cerchiamo di seguirlo alla lettera''.

Gli auspici: ''A livello personale spero di segnare il primo gol, a livello di squadra provare a vincere per svoltare. Vedere tutta quella gente a Marassi con noi è stato bellissimo, lo dobbiamo a loro''.

Sezione: Primo piano / Data: Ven 06 dicembre 2024 alle 11:12
Autore: Attilio Malena / Twitter: @attiliomalena
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